domenica 29 aprile 2012

AL LUPO, AL LUPO

  

L’autostrada era semideserta, probabilmente a causa del caldo spaziale, a causa dell’ora e causa del  giorno. Un giorno qualsiasi intorno a ferragosto, ore 15.

Coppelia infilato un Cd di  Fiorella Mannoia a tutto  volume nel lettore, cantava a gola spiegata, anche grazie al conforto dell’aria condizionata  .

All’uscita del casello di Verona,  fece una piccola pausa d’orientamento.

Doveva recarsi ad un deposito per recuperare ’materiale artistico’ proveniente da un evento conclusosi di recente.

Fortuna  volle che al terzo tentativo,  grazie al miracoloso intervento di Tom Tom,  i grandi capannoni del deposito,  dotati di tutto lo squallore di una periferia desolata, comparissero finalmente   sullo scherma del   parabrezza della monovolume di Coppelia.

 A prima vista, l’unico essere vivente che stazionava in loco , era uno splendido cane lupo alla catena.   

Coppelia dopo aver parcheggiato l’auto, si avvicinò al cane, che aveva un pelo splendido grigio/bianco, l’accarezzò sulla testa dicendogli dolcemente – Ma che bel lupetto sei!-

Il cane, con splendidi occhi quasi bianchi la fissò. Sembrava quasi interdetto.

Improvvisamente Coppelia udì alle sue spalle  una voce che gridava:-

- Signora! Signora faccia attenzione! Quello è un lupo vero.-

Coppelia guardò il  lupo e disse – Perbacco, ma sei proprio un bel lupetto.-

Chissà… forse era la prima volta che quel lupetto riceveva una carezza.

Mah! Che vita da lupi….