Coppelia Int: Le piacciono le interviste improbabili?
Coppelia Risp.:Tutto ciò che è improbabile è indefinito.
Mi trovo bene nel variabile, con grandi sprazzi di sereno.
Coppelia Int.: Quindi ne deduco che l'indefinitezza dell'improbabile comporta
la variabilità a Lei gradita. Giusto?
Coppelia Risp.: Giusto
Coppelia int.: Considerando il suo temperamento ed il suo pensiero variabile,ora che è giunta ormai al
limite dell'età forte, potrebbe raccontarci, pressapoco (in modo non definito) , quali sono le sue
riflessioni sulla vita, l'amore e la morte?
Coppelia Risp.:Uhhhh! L'argomento è vastissimo ed universale, quindi richiede una risposta
sintetica. A 18 anni avevo tutte le certezze. Ora nemmeno una.
Citando un blogger argutissimo, direi :" la massa corporea della mia persona
è direttamente proporzionale alla mia capacità d'incasinarmi la vita."
Coppelia int.: Ne deduco che non ha ancora fatto bilanci.
Coppelia Risp.: Veramente non ho nessuna intenzione di fare bilanci. E perchè mai?
Le probabilità di commettere errori non sono mai quantificabili, essendo
ancora sconosciuta la data della nostra morte. Quindi vale la pena provarci
ancora.
Coppelia Int.: Le sue certezze a 18 anni?
Coppelia Risp.: Già iniziavo ad avere contraddizioni. Giudicavo in bianco o nero. Un si od un no.
e contemporaneamente volevo la fantasia al potere. Una vita a colori, e perchè no
giustizia, libertà e benessere per tutti. La morte della famiglia (Cooper) e
vogliamoci tutti bene. Per non parlare poi dei miei obiettivi già pianificati ad 8 anni.
(e testardamente raggiunti).
Coppelia Int.: Obiettivi pianificati a 8 anni? Non Le sembra di esagerare?
Coppelia Risp.: A volte ci sono scoperte che ti folgorano e sono complici. Aiutano ad individuare
i modelli della tua formazione.