lunedì 4 febbraio 2013

>Sig:ra Robinson




La scorsa settimana ho rivisto per l'ennesima volta "IL LAUREATO" e  per l'ennesima volta
ho tifato per la Signora Robinson e ovviamente per Simon and Garfunkel.
Non si tratta di simpatia maturata con l'età, la  Signora Robinson mi piacque subito
anche all'epoca dell'uscita del film in Italia, quando io ero ancora  adolescente.
Ho sempre 'sentito' la sua disperazione di perdente. La sua fragilità di vittima dell'ipocrisia e del conformismo.
Non so perchè, ma mi ritrovo sempre controcorrente. Rimase sconcertato dal  mio giudizio, anche il mio  compagno di
trent'anni fa, quando ci capitò di rivedere il film insieme.
Benjamin a volte lo trovavo irritante, pur comprendendo  il suo malessere  esistenziale
rivolto appunto contro la società conformista dell'epoca, non sopportavo in lui
il perbenismo e la malafede. La mancanza di autocritica  ed il giudizio pregiudizio
nei confronti della Signora Robinson. Mi infastidiva l'assoluzione che dava a se stesso, anche
perchè quel grande amore che dichiarava per Elaine era sopra tutto una sfida alle convenzioni
sociali.  Giusta la rivolta, ma discutibili i mezzi.
La polemica sociale è blanda e contraddittoria. La figura del protagonista,  prende solo relativamente le distanze
 da quel mondo conformista, cui comunque appartiene e di cui non rifiuta i privilegi.
 La stessa tematica del conformismo è denunciata "dall'interno", in modo abbastanza generico e semplicistico

2 commenti:

  1. Meno male Dr. Soffio. Mi sento spesso un'aliena, mi viene così spontaneo andar contro tendenza. ( Mi è venuta un'idea, uno di questi giorni faccio un post sulle tecniche di vendita)

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DIMMI